Immagina che tutto ciò che pensi sul come raggiungere la felicità, sia in realtà falso. Immagina che siano proprio le tue convinzioni sulla felicità e i tuoi sforzi per trovarla, ad impedirti di ottenerla. E che tutte le persone che conosciamo, si trovano sulla stessa barca, compresi i guru che affermano di avere tutte le risposte.
Viviamo in un mondo in cui abbiamo l’illusione di esercitare il controllo sul nostro mondo interiore: il mondo dei pensieri, dei ricordi, delle emozioni, degli impulsi e delle sensazioni. Ma possiamo veramente evitare o eliminare quello che non ci piace ? Non è che non possiamo esercitare alcun controllo su queste cose; solo ne abbiamo molto meno di quanto crediamo.
Forse hai poca autostima di te. Forse soffri di depressione o ansia. Quale sia il problema, esso genera in te emozioni e pensieri spiacevoli e probabilmente hai dedicato una grande quantità di tempo ed energie a cercare di evitare o sopprimere queste emozioni e pensieri spiacevoli.
Ma se fossero proprio questi tentativi di liberarti dai tuoi brutti pensieri e sentimenti a rovinarti la vita ? E se la soluzione fosse proprio il problema ?
La trappola della felicità
Russ Harris in un suo famoso libro chiama queste strategie di controllo del proprio stato d’animo “La trappola della felicità”. La trappola della felicità si costruisce attraverso strategie di controllo inefficaci. Per essere felici ci sforziamo di controllare ciò che proviamo. Ma queste strategie hanno grandi costi:
- assorbono una gran quantità di tempo e di energie e di solito si rivelano inefficaci sul lungo periodo
- ci fanno sentire incapaci o deboli perché i pensieri e le emozioni di cui vogliamo liberarci, continuano a tornare
- molte strategie riducono le emozioni spiacevoli nel breve termine, in realtà peggiorano la qualità della vita nel lungo.
Questi risultati indesiderati creano altri sentimenti spiacevoli e così anche ulteriori tentativi di controllarli. E’ un circolo vizioso
Ecco in sintesi come funziona la trappola della felicità: per trovare la felicità cerchiamo di evitare o di eliminare le emozioni spiacevoli, ma più ci sforziamo in questo senso, più creiamo sentimenti negativi
Le strategie di controllo
Quali sono le strategie più comuni che mettiamo in atto per eliminare, evitare, sfuggire emozioni spiacevoli ? Principalmente sono di due categorie: le strategie di lotta e le strategie di fuga. Le prime consistono nel combattere o cercare di dominare le emozioni e i pensieri indesiderati. le seconde consistono nel fuggire o nel nascondersi.
Ci si nasconde o si evitano le persone, i luoghi, le situazioni o le attività che tendono a suscitare pensieri o emozioni spiacevoli. Ci si distrae dai pensieri e dalle emozioni indesiderate concentrandosi su qualcos’altro. Si cerca di staccare dai propri pensieri ed emozioni, estraniandosi o stordendosi con farmaci, alcol, droghe o dormendo.
Si cerca di reprimere i pensieri e le emozioni indesiderate spingendoli nel profondo. Si discute con i propri pensieri, si protesta contro la realtà. Si cerca di dominare pensieri ed emozioni. Ci si costringe a sentirsi diversamente da come ci sentiamo. Ci si critica e ci si biasima.
Come evadere dalla trappola della felicità ?
Prima di tutto bisogna riconoscere di essere bloccato nella trappola per uscirne. Questo può avvenire in un unico modo: attraverso la consapevolezza. Nota tutte le piccole cose che fai quotidianamente per evitare o eliminare i pensieri e le emozioni spiacevoli e notane anche gli effetti.
Come sostenere, invece, i pensieri e i sentimenti sgraditi e privarli del loro potere in modo che non ti possano controllare o nuocerti ? La risposta è semplice. Bisogna trasformare il proprio mondo interiore e rimettere in discussione schemi, comportamenti e modi di agire consolidati.
Sviluppare un atteggiamento mentale che si chiama “flessibilità psicologica”. Maggiore è la flessibilità psicologica, migliore è la capacità di sostenere pensieri e sentimenti dolorosi e più efficacemente puoi agire per rendere la tua vita ricca e significativa.
La flessibilità psicologica è la capacità di adattarsi ad una situazione con consapevolezza, apertura e concentrazione e di intraprendere un’azione efficace guidata dai tuoi valori.
Flessibilità psicologica attraverso l’ACT
Come sviluppare la flessibilità psicologica ? L’ACT (Acceptance and Commitment Therapy) ci viene in aiuto. E’ una nuova forma di psicoterapia, con solide basi scientifiche, e fa parte di quella che viene definita la “terza onda” della terapia cognitivo comportamentale (Hayes, 2004).
Si basa su sei principi fondamentali che cooperano per aiutarti a sviluppare la flessibilità psicologica:
- DEFUSIONE: E’ la capacità di rapportarsi con i pensieri in modo nuovo senza fondersi con essi ma considerandoli come eventi mentali, come storie che riguardano il nostro modo di vedere la vita (opinioni,atteggiamenti, giudizi,convinzioni) o ciò che vogliamo farne (piani,strategie,scopi,desideri,valori). Man mano che imparerai a praticare la defusione dai pensieri dolorosi e spiacevoli, essi perderanno la capacità di spaventarti, di disturbarti, preoccuparti, stressarti o deprimerti. E man mano che imparerai a praticare la defusione dai pensieri inutili, come le convinzioni che ti limitano e l’autocritica feroce, essi avranno molto meno influenza.
- ESPANSIONE: Fare spazio, accettare le emozioni e le sensazioni spiacevoli anziché cercare di reprimerle o di allontanarle. Aprendosi e dando spazio a queste emozioni scoprirai che ti daranno molto meno fastidio e che fluiranno molto più rapidamente, invece di trattenersi e disturbarti.
- CONNESSIONE: Connettersi completamente con qualunque cosa ti stia succedendo proprio qui e in questo momento; concentrarsi e impegnarsi in ciò che stai facendo o vivendo. Invece di indugiare sul passato o preoccuparsi del futuro, sei profondamente connesso col momento presente.
- IL SE’ OSSERVANTE: E’ responsabile della consapevolezza, dell’attenzione e della concentrazione. Può osservare i pensieri, le immagini, i ricordi ma non può produrli. Non c’è un termine di uso comune per indicarlo; le parole che si avvicinano di più nel linguaggio comune sono consapevolezza o coscienza. Si affianca al sé pensante, che è responsabile del pensiero nel senso più ampio del termine; produce tutti i nostri pensieri, i giudizi, le immagini, le fantasie e i ricordi. E’ ciò che chiamiamo comunemente mente. Il sé osservante è un aspetto potente della mente. Conoscendo questa parte di noi stessi, potremo trasformare ulteriormente il nostro rapporto con i pensieri e le emozioni difficili.
- VALORI: Agire alla luce dei valori ed entrare in contatto con essi è un passo essenziale per dare significato alla tua vita. I tuoi valori sono il riflesso di ciò che è importante per te, nel profondo del tuo cuore: che tipo di persona vuoi essere, che cosa ha valore e significato per te e per cosa vuoi impegnarti in questa vita. I valori tracciano la direzione della tua esistenza e ti motivano a realizzare cambiamenti importanti
- AZIONE IMPEGNATA: Una vita ricca e significativa si crea attraverso l’azione. Ma non è una azione qualsiasi; ci vuole un’azione efficace, guidata e motivata dai propri valori. E, in particolare, si crea attraverso un’azione impegnata: un’azione che ripeti e ripeti, senza badare a quante volte sbagli o vai fuori strada.
Come un leone rinchiuso in una gabbia di carta, gli essere umani sono generalmente intrappolati dalle illusioni della loro mente: Ma nonostante le apparenze, la gabbia non rappresenta di fatto una barriera in grado di tenere imprigionato lo spirito umano. Esiste un’altra strada. Goditi il viaggio.