Pranayama e Nervo Vago

0
2608

Nello yoga il respiro riveste un’importanza fondamentale perché rappresenta la chiave per accedere al controllo della mente.

Pranayama è comunemente tradotto come esercizio con il respiro o controllo del respiro inteso come soffio vitale, anche se probabilmente sarebbe più corretto parlare di lavoro con l’energia.

I Pranayama che si sono rilevati più efficaci nella stimolazione del nervo vago sono essenzialmente i seguenti:

  • Ujjayi Pranayama (Respiro Vittorioso o Respiro dell’Oceano)

Questa pratica Pranayama classica, nota per il suo suono morbido e rilassante simile alle onde dell’oceano che si infrangono, può migliorare l’effetto di rilassamento di una respirazione lenta. La scienza afferma che le vibrazioni nella laringe stimolano i recettori sensoriali che segnalano al nervo vago di indurre un effetto calmante

  • Nadi Shodhana Pranayama

Questa pratica di alternare le narici destra e sinistra mentre inspirate ed espirate “sblocca e purifica le nadi, che nella credenza yogica sono passaggi di energia che trasportano la forza vitale e l’energia cosmica attraverso il corpo”. Anche se non ci sono prove scientifiche chiare a sostegno di questi effetti, uno studio pilota ha rilevato che effettuando questa pratica per sette giorni, un sistema nervoso iperattivo è sostanzialmente riequilibrato. Inoltre, uno studio condotto su 90 persone che presentavano un valore di pressione sanguigna elevata, ha rilevato che la pratica di Nadi Shodhana abbassa la pressione sanguigna e migliora la concentrazione mentale

  • Bhramari Bee Breath

Una ricerca scientifica pubblicata su Pubmed ha dimostrato come praticando Bhramari Pranayama si abbia l’effetto di rallentare i battiti cardiaci e abbassare la pressione sanguigna.

Lo studio è stato condotto per valutare l’effetto di Bhramari Pranayama, sulla frequenza cardiaca e la pressione sanguigna. Sono stati registrati il ​​battito cardiaco e la pressione sanguigna dei volontari. I soggetti venivano istruiti ad inspirare lentamente fino a massimo di circa 5 secondi e successivamente ad espirare lentamente fino ad massimo di circa 15 secondi tenendo i due pollici delle mani sui due canali uditivi esterni, gli indici e i medi uniti insieme sugli occhi chiusi e gli anulari sui due lati del naso. Durante l’espirazione i soggetti dovevamo cantare la parola “OU-Mmmma” con un suono nasale simile a un ronzio che imita il suono di una vespa ronzante, in modo che le pareti laringee e le pareti interne della narice vibrassero leggermente (Frequenza respiratoria 3/min). Dopo 5 minuti di questo esercizio, la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca sono state nuovamente registrate. Sia la pressione sistolica che quella diastolica sono risultate in diminuzione così come la frequenza cardiaca. La diminuzione della pressione diastolica e della pressione media era significativa. Il risultato indicava praticare Bhramari Pranayama per 5 minuti, induceva il predominio del sistema parasimpatico sul sistema cardiovascolare.

A volte Bhramari è una valida alternativa alla meditazione soprattutto per le persone la cui mente è talmente agitata che trovano difficoltoso praticare.

Il quinto ramo degli otto rami del percorso Yoga insegnato da Patanjali è il pratyahara, che si può tradurre come “volgere i sensi verso l’interno”.

Molti di noi che vivono nel mondo moderno vivono vite di sovraccarico sensoriale pressoché costante. I telefoni squillano, i televisori suonano in sottofondo le pubblicità video vengono proiettate costantemente in ogni dove. È difficile sfuggire all’assalto visivo e uditivo. Un antidoto può essere Bhramari, in particolare associato a Shanmuki mudra. Shanmuki mudra è disegnato per chiudere le porte della percezione: le orecchie, gli occhi, il naso e la bocca. Aumenta sensibilmente l’efficacia di Bhrmari di amplificare il focus di consapevolezza interna attraverso il ronzio che suona più forte.

Previous articleCome la respirazione yoga influenza gli stati emotivi
Next articleSequenza yoga per il nervo vago
Ciao sono Sandro Mosca. Sono un insegnante di Yoga certificato Yoga Alliance® Italia / International e istruttore di Yoga C.S.E.N (RYT 250PLUS – Registered Yoga Teacher). Ho conseguito il Master in Mindfulness Yoga presso l’istituto A. T. Beck di Terapia Cognitivo-Comportamentale. Ho tenuto il Corso di Formazione per Mindfulness Yoga© 250H (riconosciuto CSEN e Yoga Alliance® Italia/International RYT 250PLUS), presso l’Istituto A.T. Beck come Teacher Trainer Assistant Conduco corsi di Mindful Yoga. Sono disponibile a condurre seminari, corsi o attivare processi di introduzione di Mindfulness e Yoga in aziende interessate ad investire sul benessere psicologico dei propri dipendenti, sulla loro produttività, sulla qualità delle relazioni , sulla fiducia, sull’empowerment e sulla responsabilità sociale. Chi avesse interesse a partecipare a miei corsi o ricevere informazioni può contattarmi all’indirizzo info@mindfulnessyogaroma.it

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.